giovedì, febbraio 19, 2015

Traversata del Mulaz

Stavo tristemente tornando da 3 giorni di ferie in val Aurina quando mi è arrivato un messaggio di Ruth: "ci sei per giovedì per la traversata del Mulaz?". E questo mi ha aiutato a superare una giornata in città lontano dalla polvere resa durissima dalle notizie di condizioni fantastiche che mi sono arrivate da più parti. Avevo già fatto questa gita nel lontano 79 (quando avevo ancora i capelli) e ne conservavo ancora un ottimo ricordo. Qui sotto mentre addento uno dei dieci panini a gita che consumavo a quei tempi.
 Anche allora la neve era stata fantastica.

La mattina alle 8, puntualissimi avevamo già gli sci ai piedi. Alla partenza freddo intenso. (Non sapevamo quanto perché l'Espace storico di Red non è dotato di termometro).
Dopo poco comunque la temperatura è diventata perfetta: il freddo giusto per non rovinare la polvere.



La strada della val Veneggia non è proprio corta, ma in compagnia e guardando il panorama, si fa in fretta.



La cresta del Cimon della Pala. In basso la forcella dove siamo rimasti bloccati nel 78 dopo il volo di Stefano prima di trovare il coraggio per la lunga ritirata a doppie lungo la parete a noi sconosciuta fino al ghiacciaio Travignolo: un'esperienza piuttosto forte che mi aveva fatto passare le voglia di arrampicare per un paio di settimane.

Il canale del Bureloni sembra in ottime condizioni.



Si sale per comoda traccia

Il Colbricon

Il Latemar, da lontano, sembra meno innevato.
Dietro il Colbricon spunta cima Cece




Piccola deviazione al passo delle Farangole







Peccato non fare anche il Bureloni ...Ieri mi sembrava un'idea da ingordo, ma già oggi mi sembra di aver sprecato l'occasione
I pendii al sole del Mulaz: qui, a mezzogiorno, è stata una bella sudata.

Discesa dalle Farangole in ottime condizioni.














Il Sasso Lungo



La sud della Marmolada

Sopra il Pelmo e sotto l'Agner

Sopra la Tofana e sotto il Catinaccio

Gruppone in cima.


La prima parte della discesa richiede un pò di attenzione.










Polvere perfetta fino in basso.

Red e Leo provano un tratto di gola dove non c'era la sicurezza di passare.





Pelmo e Civetta

Sugli impianti per riportarci sul versante trentino: non è una cosa frequente con questa compagnia







Anche la discesa dal Valles alla val Veneggia è stata bella



A malincuore abbandoniamo le pale con la prima luce del tramonto: una grande giornata, giustamente vissuta come se fosse l'ultima!




Qui un breve video

1 commento:

  1. Mitico Andrea...10 panini per gita...ora ci vorrebbe uno zaino dedicato a parte per portarli su!
    Ciao Leo

    RispondiElimina