martedì, novembre 08, 2016

Grauner Joch

Giornata bigia e fredda, da Novembre, gli uccelli si preparano per scappare al caldo.  Decido di farni un giro lo stesso. In fondo per il freddo è solo questione di essere attrezzati adeguatamente. Parto dalla Rocchetta e con un lungo trasferimento su asfalto arrivo a Cortaccia. Qui iniziano i 18 Km di salita ripida fino al Grauner Joch e, finalmente, la bici elettrica fa il suo lavoro. (In piano, sempre oltre i 25 Km/h, il motore non lavora e la E-FAT è solo più pesante). Prima per i vigneti, poi, dopo Craun, per un'interminabile sterrata. Sempre più grigio e freddo: oltre i 1400 inizia una spruzzata di neve e al passo è tutto bianco per 3 cm di polvere.  Mi vesto con tutto quello che ho e inizio la discesa con prudenza sulla neve che nasconde le radici viscide e le pozze ghiacciate. Le gommone della FAT sono utilissime. Fa sempre più freddo: il gelo sale dai piedi e piano piano sono sempre più rigido. La neve è fatta per sciare, non per la bici: ma è ancora troppo poca. Più in basso non c'è più neve ma la discesa continua veloce e non riesco a scaldarmi. Solo sotto Vervò c'è qualche risalita che faccio a motore spento per trovare un pò di calore. Raggiungo la malga di Vervò, poi passo sopra castel Thun, prendo il sentiero dei Frassati e salgo alla Torre di Visione. Mi lascio tentare dalla discesa diretta sulla Rocchetta che però è decisamente troppo difficile per il mio livello tecnico: il sentiero è abbastanza curato ma le pendenze e i tornanti molto stretti mi costringono a scendere almeno al 50%. Un bel giro: forse anche per il freddo e la neve, anche se in bici elettrica, senza dubbio più impegnativo di quello di ieri col 29".







Chiesetta di Craun e, sotto, santa Barbara


Malga di Vervò
Cima degli Olmi

Castel Thun


Le Maddalene sembrano sciabili ma non credo ci sia fondo.

Panorama dalla torre di Visione

La Rocchetta

Qui la traccia su Wikiloc e gps

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