lunedì, marzo 20, 2017

Coronon

Dopo tre giorni in valle nella foschia immaginando il sole in alto, avevo una gran voglia di sciare. Quando Red mi ha proposto cima d'Asta non immaginavo una situazione simile. Scarso rigelo e pochissima neve costringono a portare gli sci per oltre 500 metri di dislivello sotto il rifugio. Poi si sale bene (a parte il caldo) per il canale dei bassanesi. Decidiamo di rinunciare alla cima spaventati dalle condizioni che ci aspettano a sud di forcella magna. La discesa del Coronon è ancora dura e ghiacciata e, in fondo, c'è un tratto di ghiaccio vivo che mi costringe a scendere con i ramponi per non saltare come i miei compagni. Allo sbocco del canale la neve è fradicia ma non si è trasformata ed è particolarmente difficile guidare gli sci fra massi, arbusti e altre cose che emergono dalla scarsa neve. Con sollievo arrivo in fondo e si ripella per salire a forcella Magna. Prima un pò d'ombra del bosco e poi un pò d'aria rendono la calura sopportabile. La discesa sul versante sud va meglio del previsto. Sfruttando le poche lingue di neve e poi la strada militare, con qualche togli e rimetti gli sci, riusciamo ad arrivare alla macchina senza prendere troppi sassi. Prima del 2018 non credo tornerò qui con gli sci.

 
 La strada iniziale è innevata, i problemi iniziano dopo sulle rampe sotto il rifugio.



 500 metri a piedi nella rampa sotto il rifugio







 Il Canalone dei bassanesi




 Triste visione del Latemar senza neve
Discesa dal Coronon






 Ultimo saltino di ghiaccio vivo

 Risalita a forcella Magna: la neve è fradicia e non ancora trasformata

 Triste innevamento nella discesa da forcella magna: poi, in qualche modo, riusciremo a scendere

Unica macchina al posteggio, e non solo perchè è lunedì



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